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Caffè e SPORT

Si ritiene che gli effetti derivanti dall’assunzione di caffeina siano attribuiti soprattutto dalla capacità antagonista di quest’ultima nei confronti dei recettori per l’adenosina, favorendo quindi il rilascio di adrenalina e noradrenalina. Queste molecole, chiamate catecolammine, favoriscono l’aumento del metabolismo corporeo, della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e del numero di atti respiratori, aumentando in questo modo l’ossigenazione del sangue. Gli studi effettuati riconoscono alla caffeina la capacità di aumentare i fattori lipolitici (acidi grassi liberi e glicerolo), ciò spiega la sua azione sinergica al dimagrimento, soprattutto se unita ad attività aerobiche.

L’effetto ergogenico della caffeina sembra poi essere potenziato dalla contemporanea assunzione di una quota di carboidrati, ennesimo fattore che sembra contribuire al ritardo nella percezione della fatica.

L’azione antifatica che effettua è dovuta alla stimolazione del sistema nervoso, mentre l’azione energetica è attribuibile alla mobilitazione degli acidi grassi liberi. E’ provato scientificamente come l’uso della caffeina permette di compiere sforzi più prolungati, con relativo risparmio

del glicogeno muscolare.

Nel ciclismo, nella mountain bike così come nel trail running, l’utilizzo della caffeina, soprattutto sotto forma di carbo-gel “caffeinati”, può risultare utile ad esempio durante una discesa, dove la componente relativa all’attenzione ed alla concentrazione risulta fondamentale.

Negli sport di squadra o “stop and go”, la caffeina acquisisce importanza in termini di ritardo nella percezione della fatica e nel migliorare la componente di attenzione e precisione (vedi pallacanestro o tennis). Ottimi risultati si sono quindi osservati anche negli sport di precisione come tiro a segno, tiro con l’arco, golf, nei quali gli effetti positivi sulla concentrazione risultano preponderanti (dosaggio 3 mg/kg, sconsigliati dosaggi superiori).

Altro aspetto di primaria importanza sembra riguardare la capacità della caffeina stessa di incrementare il numero e l’intensità di sprint ripetuti (repeated sprint ability: RSA).

Non emergono da letteratura differenze negli effetti della caffeina in relazione al sesso degli atleti, mentre sembra influire il livello di allenamento, poiché pare che si registrino effetti positivi soprattutto su atleti maggiormente allenati.

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Su prestazioni sportive, resistenza e ruolo del caffè, nuovi dati dall’Institute for Scientific Information on Coffee – ISIC che ha di recente diffuso i risultati di uno studio* su incidenza di caffè e caffeina sui diversi tipi di attività fisica, sui potenziali meccanismi di queste sostanze e sulle implicazioni per gli atleti professionisti e dilettanti. I dati della ricerca sono stati presentati da Neil Clarke*, docente della Facoltà di Scienze della Vita all’Università di Coventry (UK) e pubblicati su International Journal of Sports Physiology and Performance: dimostrano che il consumo di caffè incide positivamente sulle prestazioni durante una disciplina di resistenza, come la corsa: in particolare, l’assunzione di caffè 45-60 minuti prima di una gara di circa 1 km e mezzo (circa un miglio) migliora la prestazione del 2% circa – equivalente a cinque secondi – rispetto al gruppo di controllo.

L’effetto del caffè sulle prestazioni sportive non si riferisce esclusivamente alla corsa.

Il caffè è una fonte di caffeina e la European Food Safety Authority ha dimostrato che la caffeina determina un miglioramento delle performance fisiche (effetto ergogenico). Numerosi studi indicano che una dose moderata di caffeina, equivalente a circa 3mg/kg del peso corporeo, può migliorare le attività di resistenza come la corsa, il ciclismo e il canottaggio, oltre che le attività di resistenza in palestra e gli sport a intervalli come il calcio e il rugby.

 

* Clarke N. et al. (2017) Coffee ingestion enhances one-mile running race performance. Int J Sports Physiol Perform, published online ahead of print.

 

I probabili meccanismi d’azione che legano caffè/caffeina e prestazioni sportive:

L’ipotesi principale secondo cui il caffè e la caffeina possono migliorare le performance è l’effetto antagonista sui recettori dell’adenosina. Questo permette al corpo di generare maggior forza durante la contrazione muscolare e di contrarre i muscoli con più vigore, oltre che con una maggiore frequenza. Si ha inoltre la sensazione che l’attività sia più facile, e meno dolorosa. È stato infatti dimostrato che la caffeina può ridurre il dolore muscolare e lo sforzo percepito durante l’attività fisica. Tuttavia, esistono differenze fra gli individui e il loro modo di reagire alla caffeina, dipendenti dal patrimonio genetico.

 

Le implicazioni del consumo di caffè/caffeina per gli atleti dilettanti:

Nonostante la maggior parte della ricerca sia stata effettuata su individui allenati, gli atleti dilettanti possono ugualmente trarre effetti dal consumo di caffè o caffeina. Uno dei motivi per cui gli individui allenati potrebbero avere performance migliori grazie a caffeina e caffè è legato al fatto che essi hanno una concentrazione più elevata di recettori dell’adenosina.

Bere caffè prima di fare sport influisce favorevolmente sul bilancio dei liquidi e contribuisce all’idratazione.

È sempre esistita la convinzione che bere caffè potesse avere un effetto diuretico, ma ricerche recenti hanno dimostrato che non è così, soprattutto durante l’attività fisica; in realtà bere caffè può aiutare a mantenere l’idratazione.

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Fonte: www.coffeeandhealth.com

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